mercoledì 22 dicembre 2010

Gallina Padovana

E' stato dato recentemente alle stampe la brochure dedicata alla gallina padovana, che si può trovare in distribuzione presso le sedi padovane dello IAT , Turismo Padova Terme Euganee.
Il titolo non poteva essere che “La Gallina Padovana” e descrive questa razza particolare, chiamata anche la gallina dal gran ciuffo. Ciuffo di penne sul capo che è infatti il carattere più appariscente di questa razza dovuto forse ad una mutazione genica che genera un'ernia craniale ossea e narici carnose. Una vera e propria "carta d'identità"contenuta in questa pubblicazione: divagazioni storiche, cronache sulla sua originalità e il racconto della lunga storia che ha portato anche ad incontri inaspettati e all'avvio della stessa conservazione della razza. nella brochure, vengono inoltre presentate le attività di promozione e valorizzazione della gallina padovana: dalle proposte dell'associazione Pro Avibus Nostris alla cialda di tracciabilità per gli ospiti della ristorazione, dalle attività di formazione con l'Istituto San Benedetto ai progetti della "Carta dell'Ecccellenza padovana" a "Sapori e Saperi", attraverso cui le istituzioni cittadine vanno tracciando gradualmente nuove direzioni strategiche per la promozione del territorio.
(testo tratto da http://www.vinoecibo.it/)

venerdì 17 dicembre 2010

La Doc "Vulcanica" dei Colli Euganei conquista Milano

 L'articolo è tratto www.viniesapori.net del 26 Novembre 2010

 nella sezione "DEGUSTAZIONI ED ITINERARI ENOGASTRONOMICI".

L'articolo è quì di seguito riportato in corsivo. Anche le foto sopno tratte dalla stessa pagina web, che può essere raggiunta cliccando sul titolo.

Trasferta positiva per i vini padovani e anteprima della Docg Fior d'Arancio al Westin Palace, centinaia di visitatori per 21 aziende in banco d'assaggio.

I vini dei Colli Euganei, in trasferta a Milano, convincono esperti e sommelier: per la Doc "vulcanica" del territorio padovano, presentata a Milano lo scorso 22 novembre presso l'Hotel Westin Palace, il viaggio in Lombardia s'è tradotto in una somma positiva di risultati. L'evento, realizzato dal Consorzio Vini Doc Colli Euganei, dalla Camera di Commercio di Padova e dal Parco Regionale dei Colli Euganei, in collaborazione con Ais Lombardia, ha coinvolto 21 Aziende in un Banco d'Assaggio aperto a operatori lombardi del settore.

Più di 400 le presenze all'evento e attenzione puntata sui bianchi aromatici, sull'autoctono Serprino e sui rossi a taglio bordolese, anzi a "taglio bordolese euganeo", nel quale interviene spesso non il Cabernet franc ma il Carmenere, tipologia rara che proprio sui Colli Euganei ha trovato un habitat ottimale e che, con piccole aggiunte di Raboso, identifica in modo esclusivo il Rosso della Doc.

Ma la star dell'evento è stato il Fior d'Arancio Colli Euganei, in attesa del riconoscimento ormai imminente della Docg. Moscato giallo, si presenta nelle tipologie di spumante e passito, ma anche nella versione secca, che apre un ampio e nuovo ventaglio di abbinamenti possibili a portate di diversi sapori.

La potenzialità forte dei vini dei Colli Euganei s'è dimostrata anche nella degustazione guidata da Dino Marchi, Presidente di Ais Veneto, che ha coinvolto una cinquantina di degustatori e 5 tipologie di vini - bandiera: Moscato secco, Colli Euganei Rosso, Colli Euganei Cabernet Riserva, Fior d'Arancio Spumante e Fior d'Arancio Passito.

Il Presidente del Consorzio, Antonio Dal Santo, presentando il territorio e la doc, ha sottolineato come la grande vocazione sia dovuta al particolare microclima e all'origine geologica dei Colli Euganei. L'area infatti annovera l'esistenza di varie formazioni vulcaniche risalenti a circa 35 milioni di anni fa. La Doc comprende attualmente 19.000 ettari di terreno, in un perimetro di 65 chilometri, articolato in un centinaio di colli di cui la vetta massima è il Monte Venda (604 m sul livello del mare), tutelati dal Parco Regionale dei Colli Euganei.

Le Aziende presenti all'evento milanese, tutte situate in provincia di Padova, sono state: BACCO E ARIANNA, Vò; BORIN VINI & VIGNE, Monticelli di Monselice; CA' BIANCA, Cinto Euganeo; CA' FERRI, Torreglia Alta; CALLEGARO FRANCESCA, Rovolon; CA' LUSTRA, Faedo di Cinto Euganeo; CA' OROLOGIO, Baone; CANTINA COLLI EUGANEI Vò; DAL SANTO ANTONIO, Cinto Euganeo; DOTTO LIDIO, Vò; FACCHIN, Vò; IL FILÒ DELLE VIGNE, Baone; IL MOTTOLO, Baone; IL PIANZIO, Galzignano Terme; LA MINCANA, Due Carrare; MONTEGRANDE, Rovolon; SALVAN, Due Carrare; SENGIARI, Tramonte di Teolo; VIGNA RODA, Vò; VIGNE AL COLLE, Rovolon, VILLA SCERIMAN, Vò.


Info: Consorzio Vini D.O.C. Colli Euganei - Enoteca consortile; Via Fermi, 1 - 35036 Montegrotto Terme (PD).

Tel. 049 5212107 - Fax 049 9930100; www.collieuganeidoc.com - vinidoc@termeeuganee.it - enoteca.vinidoc@libero.it

Con orgoglio riporto questo articolo in cui si parla dei Vini Doc dei Colli Euganei.
Molti di questi vini di qualità fanno parte della mia carta vini e, spesso, preferisco proporre le preferenze locali a quelle provenienti da altre zone o regioni.

Al Bucaneve arrivano prevalentemente famiglie o coppie che dedicano poco tempo alla visita dei Colli Euganei. I loro programmi sono dedicati alla città di Padova (Cappella degli scrovegni) e Venezia (piazza San Marco), mentre le colline sono lasciate a eventuali mezze giornate libere. E per quell'occasione si rivolgono a me, per consigli, mete ed eventuali aziende dove comperare il vino. Perciò, vedere citate nell'articolo i produttori, che spesso suggerisco, è anche una soddisfazione personale.


martedì 14 dicembre 2010

Ristoranti che passione!!



Ecco la nostra scheda!!
(clicca sul tipo del post)

"Si può raggiungere la trattoria procedendo in direzione di Rovolon

da Treponti di Teolo: salite dal palazzo comunale per Via Valli. La gestione dalla famiglia Cristofanon Antonio e Roberta è trentennale, alla quale si è affiancata la passione della figlia Annamaria. L’ambiente
è rustico e familiare: la prima sala è calda ed accogliente con il suo caminetto mentre il secondo locale è luminoso e tutto vetrato, per godere di uno scorcio dei Colli Euganei. La carta privilegia piatti
della tradizione a base di carne, ma non mancano le proposte di pesce. Vengono sempre seguiti gli andamenti stagionali per proporre ingredienti freschi in accordo con il mercato. Tutta la pasta
viene fatta in casa, dieci uova ogni kg di farina per tirare una sfoglia sottile ed elastica, ideale per i ravioli e le tagliatelle: provate quelle al ragù di petto d’anitra. Il pasticcio di crespelle c’è tutto l’anno
ma variabile in base al periodo, assaggiate quello al radicchio ad esempio. Rinomata è la carne di Sorana veneta alla brace, in alternativa assaggiate la faraona ripiena e disossata. I dolci sono
caserecci come la torta di mele con salsa di melagrana. La carta dei vini privilegia le etichette del territorio: domandate ad Annamaria un consiglio sull’abbinamento.

Piatti consigliati

- Polentina bianca con Finferle e Chiodini
- Pasticcio di crespelle secondo la stagione
- Orata in crosta di pane o Bacalà alla vicentina
- Coniglio a forno o carne di Sorana veneta alla brace
- Torta di mele con salsa di melograno"

Commenti personali??
La nostra scheda ha qualche errore.
a) Teolo (VI), invece di Teolo (Pd).
b) orata in crosta di pane invece di orata in crosta di patate
c)bacalà invece di baccalà.

Qualche cliente mi ha già detto di contestare all'autore, Riccardo Penzo, la scheda e perciò pretendere uno sconto. Si è vero.....ma.....alla fine ha ordinato la guida e abbiamo parlatio insieme di altri argomenti.
Insomma gli errori sono stati il pretesto per attirare l'attenzione dei clienti sulla guida e condividere assieme dei momenti di dialogo. Perciò, ben vengano questi errori.
Inoltre, devo dire che mio papà è molto orgoglioso di presentarla ai clienti e si sente spronato per nuove attività nel 2011.

lunedì 13 dicembre 2010

Gemellaggio "Cotiporà_Rovolon"



Country House Il Bucaneve ha ospitato i "gemelli" brasiliani di Cotiporà lo scorso novembre (dal 22 al 30). Il comune di Rovolon ha organizzato una settimana ricca di visite ed eventi molto interessanti per gli ospiti. Dal mio punto vista, posso dire di aver avuto dei clienti simpatici, educati e interessanti per alcune loro abitudini "brasiliane".
Molto bello è stato vedere delle persone attente e disponibili a tutte le attività che gli venivano proposte. Inoltre, non è mai emersa una critica o un aspetto negativo sul soggiorno avvenuto; indice che il tutto era stato ben organizzato e curato, ma anche segnale di aver avuto persone educate e disponibili.

Questa è una mail che ho ricevuto qualche giorno fà da Angela: una "gemella" di Cotiporà.

Ciao bella, come stai? Grazie per tutto che hai fatto per noi e scusa qualcosa. Ho molta "saudades" di tutti. Ieri ascoltavo la canzone Bucaneve di Eros R. e mi ricordavo di voi....................... Ti aspetto qui, forse per insegnare a fare quelle cose meravigliose che fai in cucina, mi piacerebbe sai?

Vi voglio bene, ciao.

mercoledì 8 dicembre 2010

Fidanzamento e il suo galateo

Fidanzamento e il suo Galateo


Il giorno del fidanzamento è quello in cui due cuori si promettono
di vivere l'un per l'altro e di questa promessa fanno partecipi genitori,
amici e parenti.

Ecco un po' di consigli sul galateo del fidanzamento.

Dopo aver fissato il giorno:
* si offre un tè, o un pranzo
* al mattino il fidanzato manda alla ragazza un mazzo di fiori, meglio se bianchi* lui le offre l'anello di fidanzamento; lei non lo toglierà più se non per sostituirlo con l'anello nuziale (perché anche l'anello di fidanzamento si porta all'anulare sinistro)
* al pranzo, il posto d'onore compete ai fidanzati; di fronte a loro, i genitori di lei, che hanno, rispettivamente, alla loro destra e sinistra, padre e madre di lui
* alla fine del pranzo si fa un brindisi per augurio ai fidanzati
* secondo alcune usanze i genitori di lui regalano un collier d'oro alla futura nuora
* dopo una settimana i genitori del fidanzato restituiscono il pranzo ai genitori della fidanzata, invitando i parenti e gli amici che desiderano
* nell'occasione di quel pranzo, la fidanzata ricambia il regalo
donando un orologio, un telefonino, un anello o un bracciale
al proprio fidanzato.
Wow!! Avrei dovuto leggerle prima di........

venerdì 3 dicembre 2010

Gnocchetti di ricotta con cozze e vongole

Alla fine del pomeriggio di oggi nel reparto lavaggio c'erano veramente tante pentole sporche: ne abbiamo preparate di cose!!. Inoltre, di nuovo, oggi abbiamo anche preparato gli gnocchetti di ricotta con cozze e vongole.
La ricetta dei gnocchi di ricotta la riporterò più avanti, ma nel frattempo trascrivo la parete della lavorazione del pesce e la quantità di ricotta adeguata per le relative porzioni di gnocchi (circa 11 persone):
GNOCCHI DI RICOTTA
1,8 kg di ricotta (ricetta da quaderno di lavoro)
8 uova intere
4 tuorli
500 g farina 00
regolare con sale, grana e noce moscata a seconda del proprio gusto.

COZZE E VONGOLE
3 kg cozze e 2 kg di vongole.
Alle cozze è stato levato il filo e poi sono state aperte con un fondo di olio e aglio in camicia (dopo averle ben lavate).
Le vongole sono stae lasciate in ammollo per 3-4 ore, lavate e poi preparate con lo stesso fondo delle cozze. le due tipologie di molluschi sono stati preparati nelle proprie padelle, chiuse con il coperchio o pellicola, e lasciati sul fuoco medio per 10 muinuti.
Dopodichè, tutto il pesce è stato levato dalla  conchiglie e messo in una terrina con l'acqua di cottura.
Si è proseguito preparando un fondo di cipolla e olio in un' altra padella in cui poi sono stati messi i molluschi. Il tutto è stato ben regolato con sale, vino bianco, prezzemolo, pepe e qualche pezzetto di zucca/patata (per addensare in maniera naturale).
Supponendo che gli gnocchi fossero pronti, allora poi questi sono stati versati nel sugo e il tutto è stato ben saltato.
(Al condimento si poteva aggiungere della rucola; foto da http://www.odealvino.com/)

lunedì 29 novembre 2010

Progetto "Saperi e sapori"

"Dalla terra alla tavola""
questo è lo slogan della tavola rotonda che si è tenuta lunedì 29 novembre, presso il ristorante  "La Montecchia", avente come obiettivo di dibattito il confronto tra produttori e ristoratori.

Sono sorti i soliti problemi: prezzi troppo elevati, difficoltà di reperimento, mancata conoscenza delle qualità organolettiche dei prodotti e mancanza di promozione da parte degli enti di competenza (associazioni di categoria e camera di commercio).

Personalmente, ho trovato l'intera iniziativa di ottimo livello, compresi i corsi di cucina tenuti da Pierangelo Barontini. Inoltre, ritengo che la tavola rotonda sia stata molto più costruttiva di quel che sembra.

Cosa intendo dire?? Non penso che i problemi si risolveranno a breve e soprattutto in questo periodo di crisi che porta sempre più spesso i ristoratori alla ricerca di prodotti che non costano troppo e perciò di poca identità locale. Perchè?? perchè il cliente fatica ad arrivare a fine mese, ma allo stesso tempo non vuole rinunciare a certe abitudini, o per lavoro, o per piacere, e perciò pesa maggiormente la ricevuta fiscale emessa a fine pasto.

Inoltre, molti ristoratori lamentano il fatto che, per conquistare una compagnia o un banchetto nuziale, devono sempre più escogitare piatti, servizi o magie varie per dare un buon menù, ma senza spendere troppo nell'acquisto delle materie prime e nella manodopera.

Il tutto si riversa negativamente verso i produttori padovani che credono nella produzioni di qualità, ma consapevoli di essere poco appetibili da un punto di vista del prezzo e di servizi quali la propria promozione, la fornitura e stagionalità (a volte caratteristica intrinseca di certi prodotti).

Non dilaghiamo...perchè costruttivo??? seppur sia intervenuta "riflettendo" sulla mancanza di un'adeguata agenzia che porti avanti il progetto "saperi e sapori"??

Perchè questa mattina da qualcuno è emerso "i soliti discorsi di qualche anno fà!!". Vero, anzi verissimo, ma perchè quel "qualcuno" era presente continuando ad acquistare le eccellenze padovane e tornando a frequentare i "soliti" corsi di cucina professionale??.
Perchè, in fondo, è consapevole della straordinarietà dei prodotti del nostro territorio ed è orgoglioso di poterli manipolare per ottenere una pasta, un sugo o un arrosto che stimolano quelle sensazioni che rimandano alla tipicità patavina. E proprio questi "soliti dicorsi" hanno incentivato alla crescita professionale di molti di noi, perchè, in fondo, siamo orgogliosi di voler manifestare una propria identità professionale e di carattere locale.
Concludo, semplicemente, ringraziando chi organizza e porta avanti queste attività, perchè "questi soliti discorsi", hanno in fondo sempre qualcosa di nuovo e innovativo che ci mette in discussione e alla "prova sul fuoco": niente di più importante per accrescere la nostra professionalità!!.

domenica 28 novembre 2010

VENICE FROM NEW YORK TIMES

"....Popping open a bottle of prosecco, they sang “Happy Birthday” in German, their out-of-key voices ringing into the clear night air".

Un articolo molto interesante, che evidenzia l'immoratalità di Venezia, non solo negli anni, ma anche nei vari periodi dell'anno. Inoltre, notevole è stato leggere quante figure note, da un punto di vista storico-culturale, hanno attraversato le calle veneziane. Ma quello che ha ancor più stupito, è che l'articolo descrive una singolare Venezia avvolta nella sua timida nebbia, ma da cui emerge un carattere internazionale.

lunedì 1 novembre 2010

"Ristoranti che passione"

"Congratulazioni e benvenuti nel network!"

Così facciamo parte del network per l'anno 2011 nella guida per i ristoranti di Padova!!
La guida cartacea e il sito sono fatti bene, come interessante è la parte dedicata ai clienti che possono lasciare i loro commenti.

Le promozioni proposte dalla guida sono studiate bene sia per il ritoratore, sia per il cliente. 
Bella è da considerare anche come idea regalo per amici gastronauti.


domenica 17 ottobre 2010

Dieci mesi.....

Eh si! sono passati proprio 10 mesi dal mio ultimo post!!!
Forse è il caso di ricominciare a "postare", e forse con uno spirito diverso.
Purtroppo oggi è domenica e il tempo è poco per scrivere, ma prometto che nei prossimi giorni cercherò di riportare qualcosa che potrebbe capitare oggi o domani!!!

domenica 17 gennaio 2010

17 Gennaio 2010


Ferie!! (la foto raffigura l'arcobaleno che è apparso il 2 gennaio dopo duie giorni di pioggia e nebbia: l'inizio delle ferie invernali)
ebbene si, sono in ferie e non ho una gran voglia di fare. La scorsa settimana sono stata a casa di Daniele e le sue donne (mamma e sorella) si sono sbizzarite a cucinare di tutto e di più. Tra le cose che hanno preparato, c'era la polenta, fatta con "el caliero de rame", il pesce spada alla ghiotta, la carne cruda con i sottooaceti della sig.ra Paola e gli gnocchi. Inoltre, qualcuno aveva dato loro in dono uno zelten fatto in casa: tutta un'altra cosa da quello comperato. Lo zelten mi ha ricordato lo schissotto dolce che prepariamo noi, anche se la specialità trentina l'ho trovata più ricca d'ingredienti.

L'intenzione era di andare a sciare, ma abbiamo fatto ben poco poichè, il tempo non era così bello e così siamo andati in centro città o alle terme di Garniga dove ho fatto un massaggio con l'olio delle erbe del Bondone: inutile dire che dopo il massaggio mi sentivo un'altra.

Comunque....anche i tempi morti abbondavano e così mi sono impossessata del computer di casa Stenico e mi sono messa a cercare qualche attività o piatto da proporre presso Country House Il Bucaneve.

Ecco cosa ha attirato la mia attenzione:

Carciofi gratinati

Involtini di Roast beef con insalata russa leggera (ricotta al posto della maionese)

Triglia ripiena con patate, olive taggiasche, capperi e sedano (ricetta Maso Franc)

Mele cotte con gelato alle nocciole e meringa (ricetta Maso Franc)

Filetto di salmone in crosta di basilico (ricetta maso franc)

......vedi anche le ricett del sito di giallozafferano



venerdì 15 gennaio 2010

Allan Bay "Cuochi si diventa....."


Ho comprato questo libro per pura curiosità, come non avessi libri di cucina a casa. Penso che potremmo aprire una libreria di cucina: abbiamo di tutto. La maggior parte dei testi sono di cucina semplice e tradizionale. Spesso compriamo riviste (la cucina italiana), ritagliamo ricette un pò qua o là, e portiamo a casa dei libri. Insomma siamo sempre alla ricerca di qualcosa di diverso, nuovo, ma tradizionale per la nostra cucina.
Risultato?? Nulla di buono. Molto spesso la nostra cucina non propone nulla di nuovo, perchè ci accorgiamo che la sicurezza per certe preparazione l'acquisiamo solo dopo aver "visto" la ricetta.
Negli ultimi due anni ho seguito parecchi corsi e devo dire che il confronto con altri cuochi e la professionalità dell'insegnante, sono i principali ingredienti per la preparazione di ogni ricetta di successo. Questo ci ha aiutato a prendere maggiore sicurezza nella praparazione di ricette base e con l'applicazione di tecniche innovative. Tali corsi insegnano a prendere in esame anche la qualità delle materie prime che si usano come i tagli di carne.
Non penso di essere una cuoca di spessore, ma professionalemente non sono neppure l'ultima arrivata. Penso che la cucina di molte casalinghe o la cucina tradizionale di parecchi locali, sia qualitativamente superiore a quella di blasonati ristoranti o cuochi stellati. La qualità delle materie prime e della cottura applicata, rendono il piatto buono e digeribile, seppur spesso molto calorico.
Ma non disperdiamoci!!
Ho preso questo libro e l'ho già sfogliato due volte con tanto di lettura delle varie ricette e dei vari commenti. E' molto ben strutturato e specifico nelle descrizioni delle ricette. Inoltre, si presenta come un testo ironico e con un tocco di cultura: è simpatico poter leggere delle ricette con tanto di giudizio dell'autore e con qualche riferimento storico. E' interessante poichè, si cimenta bene nella parte della descrizione delle basi, come le salse o i bradi, necesarie per la preparazione di molti piatti.
Tuttavia, tutte queste ricette le posseggo già in altri libri e perciò, non ho trovato delle sperate novità culinarie. In ogni caso, ho preso qualche ricetta come quella dei grissini e della pizza poichè, mi è piacuta la spiegazione e la semplicità dell'esposizione.
Mia mamma si è innamorata di questo libro tanto che si stà fotocopiando le ricette. Perchè si fotocopia le ricette?? per applicarle in cucina, poichè ha paura di rovinare il libro. Questo per dire che lo vede come un libro da conservere perchè ben fatto!!!

domenica 10 gennaio 2010

Gita a Bolzano: 08/01/2010












L'altro giorno ho passato qualche ora a Bolzano e devo dire che ho trovato la città molto carina.
Siamo arrivati nel primo pomeriggio e la prima tappa è avvenuta presso lo spaccio della thun. Alcuni prodotti avevano proprio un buon prezzo, rispetti agli stessi osservati in centro città.
Tuttavia, il giorno dopo a Trento abbiamo trovato i medesimi prodotti sempre a un prezzo migliore, rispetto a quelli in centro a Bolzano.
In ogni caso è stata una bella esperienza. Dopodichè, abbiamo preso l'autobus e siamo andati in centro città.
Impressioni!??!! Ho trovato i prezzi molto più cari rispetto a quelli degli stessi prodotti nei negozi patavini. Comunque è sempre bello poter fare dei confronti. A dir la verità, non dovevo comprare nulla, visto che come abbigliamento avevo già "dato" qualche giorno prima. In ogni caso abbiamo passeggiato sotto i portici, per poi sbucare in una piazzetta dove c'era un bellissimo mercatino di prodotti enogastronomici locali: tipo piazza della frutta a Padova. Prorpio in quella piazzetta, noi ci siamo fermati in un locale a prendere la cioccolata calda e una bella fetta di torta. Io ho mangiato un dolce preparato con pan di spagna al cioccolato, panna montata, castagne tritate e confettura di castagne come farcitura ricoprente. Invece, Daniele ha preso la classica Sacher con marmellata di albicocche: buona!!. Il pan di spogna al cioccolato era bello morbido e la confettura abbondante: proprio ben fatto.
Dopodichè, ci siamo diretti verso piazza Whalter per riprendere lìautobus che ci avrebbe riportato a casa.

Profiteroles al cioccolato









Gnam gnam!!
ecco come si possono commentare questi profiteroles preparati come dolce per la cresima di due gemelli. Potrei anche riportare la ricetta, sebbene questa è molto uguale a quella scritta in altri siti o blog. Molto spesso cerco e valuto i commenti lasciati un pò qua e là per certe ricette: un modo virtuale per valutare il grado di soddisfazione del cliente per certi piatti.
Comunque i profiteroles richiedono l'esecuzione delle seguenti tre preparazioni:
1° pasta choux (ricette giallozafferano)/vedi foto sotto.
Versate in un tegame 200 ml di acqua con il 80 g di burro, 50, di zucchero ed una presa di sale. Non appena l’acqua inizierà a bollire, togliete il tegame dal fuoco e buttateci dentro 120 g di farina setacciata (molto bene), mescolando bene e rapidamente in modo da evitare che si formino grumi. Si mescola il tutto molto bene. Su "Giallozafferano" questo passaggio è diverso, tuttavia preferisco operare in questo modo, così da non avere poi un impasto troppo caldo per la successiva aggiunta delle uova. Anche per l'aggiunta delle uova, preferisco seguire il metodo imparato ai vari corsi di cucina.
Sono così state aggiunte 4 uova. Si aggiunge un uovo e si amalgama il tutto. Lo stesso procedimanto si esegue per le altre tre uova.
Poi ho preparato le mie palline di pasta, poi cotte in forno: 20' a 160°C e 10' a 180°C.


2° Crema per la farcitura.
Amalgamo 5 rossi con 180 g di farina e vaniglia. In seguito ho aggiunto 50 g di farina e riscaldo. Dopodichè è stato versato 0,5 L di latte bollente (in cui prima avevo sciolto 5 fogli di colla di pesce): il tutto è stato ben amalgamato.
La crema così ottenuta è stata raffredata e poi lavorata con 150 g di panna montata.
3° Copertura al cioccolato (rosso-di-sera.blogspot.com)/vedi foto sotto.
Ho preparato la seguente miscela. Ho mescolato 4 cucchiai di acqua a 4 cucchiai di panna liquida e con l'aggiunta di 2 cucchiai di zucchero. Il tutto è stato bollito e a questo sono stati aggiunti 300 g di cioccolato fondente precedentemente sciolti a bagnomaria. Il tutto è poi stato montato e usato per farcire i profiteroles.


venerdì 8 gennaio 2010

Salame ai ferri....che sorpresa!!



Una sorpresa!

Il menù per il veglione 2009 ha subito una radicale trasformazione rispetto agli anni precedenti. Quest'anno abbiamo optato per piattim tipici e tradizionali poichè, avevamo notato in molti clienti il piacere per la riscoperta dei sapori tradizionali.


Una prima novità è arrivata con l'antipasto: SALAME DI CASA AI FERRI E RADICCHIO DI TREVISO GRATINATO AL FORNO CON POLENTA. Questo ha sostituito il classico antipasto a base di pesce, ma devo dire che il cambio è stato molto gradito.


Qualcuno, con aria dubbiosa, ha chiesto "....da quale casa arriva il salame?", e con orgoglio abbiamo dichiarato la produzione casalinga dello zio Luigi (Az.agr.Montegrande).
Il salame ai ferri non richiede una laboriosa preparazione: si tagliano fette dello spessore di 5 mm di salame fresco e si appoggiano sui ferri. Si bagnano di aceto e si cuociono per circa 5 minuti. La parte interna può restare leggermente rosata così il salame non diventa tropo cotto e salato.



Abbiamo poi preparato:

* PASTICCIO DI CRESPELLE CON CARCIOFI FRESCHI E PROSCIUTTO COTTO.

* ROSETTE CASARECCIE CON RAGU' DI CAPPONE E ZUCCHINE

*BRASATO AL VINO ROSSO (cottura in sottovuoto)

*FARAONA AL FORNO CON FUNGHI PORCINI

*COTECHINO CON LENTICCHIE

*CONTORNI MISTI

*COMPOSIZIONE DI SEMIFREDDO AL CROCCANTINO CON PERE COTTE NEL VINO ROSSO.



(Trattoria Monticello e Country House Il Bucaneve)



Ora non ho molto tempo, ma più tardi potrei riportare qualche altra ricetta. Devo lasciare il pc a qualcun'altro :-))